Lucina Kohaku

Background

Può capitare di provare una sensazione di estraneità, di non appartenenza al luogo in cui ci si trova. Talvolta può capitare che questo posto sia proprio casa. Durante la sua infanzia Lucina era una bambina spensierata a cui i genitori davano ogni tipo di attenzioni. Vedeva in loro un punto di riferimento, qualcuno con cui poter condividere gioie e dissapori della propria vita al di fuori delle quattro mura, per quanto questa fosse limitata come quella di qualunque altro ragazzino; crescendo la sua famiglia aveva cercato di mantenere quello stesso rapporto, ma ben presto si accorsero che questo non era più possibile. La situazione finanziaria della sua famiglia iniziò a degenerare e spinse padre e madre a fare un piccolo sacrificio per permettere alla figlia di non dover rinunciare a niente. Così facendo, però, non si accorsero del sacrificio che forzavano a Lucy, quello di dover rinunciare alla costante presenza dei genitori su cui per tanto tempo aveva fatto affidamento.

Inizialmente la bambina non soffrì troppo la cosa: sebbene talvolta il padre tardasse, la madre ascoltava volentieri quel che la figlia aveva da dirle e cercava di sopperire all'assenza del primo. Quando, però, Lucina crebbe e raggiunse l'adolescenza, gli sforzi dei genitori aumentarono: anche la madre iniziò a tardare sempre di più e quando le dedicava del tempo era chiaramente stanca e difficilmente riusciva a starle appresso. Alla ragazza rimasero dunque impressi i sorrisi stanchi che la madre le rivolgeva, oltre alla costante assenza del padre, che riusciva a vedere sempre più raramente. Iniziò a chiedersi per quale motivo i due si spingevano a quel punto e se ci fosse qualcosa che potesse fare per loro. Prima che riuscisse a darsi una risposta le cose precipitarono del tutto.

Il padre venne contattato da un gruppo di individui. I modi in cui veniva contattato avrebbero fatto insospettire chiunque, ma in quel momento l'uomo si sentiva con l'acqua alla gola e avrebbe tentato di tutto per uscire da quella situazione. Gli venne offerta una scappatoia, un lavoro che gli avrebbe dato i soldi di cui aveva bisogno e il tempo per stare con la propria famiglia, in cambio di segretezza riguardo agli incarichi che riceveva: chi avrebbe rifiutato un'offerta simile? Così accettò e riferì la notizia alla famiglia, mentendo ovviamente sulla natura del lavoro accettato. Per un paio di mesi sembrava filare tutto liscio: lui e la moglie sorridevano di più e potevano dedicare più tempo a loro e a Lucy. I soldi ricevuti erano anche più di quel che speravano, ma questa cosa l'uomo la tenne nascosta alla famiglia: aveva infatti il presentimento che presto o tardi qualcosa sarebbe andato storto, così nascose parte del denaro in uno zainetto blu e lo tenne nella sua camera, in un angolino dell'armadio.

Più il tempo passava, più gli incarichi si facevano strani. Non solo: cominciarono ad arrivare lavori che richiedevano al padre di Lucina di allontanarsi di casa per giorni, generalmente preceduti da periodi di totale silenzio. Per quale motivo accadevano cose simili? Per quanto avrebbe voluto chiedere spiegazioni a chi di dovere non aveva modo di contattare nessuno, in quanto non sapeva quasi nulla sui suoi datori di lavoro. Erano un'organizzazione di qualche tipo, questo era sicuro, ma chi tirava i fili di tutto questo stava bene attento a non farsi vedere più di tanto. E poi per quale motivo chiedeva ai propri sottoposti di attraversare gli specchi? In due mesi gli aveva fatto attraversare i portali per tutte e quattro le lande semplicemente per fargli fare da corriere, ritirare pacchetti da persone dal basso profilo, che poteva contattare solo utilizzando parole d'ordini o svolgendo azioni particolari per farsi notare. Sembrava quasi che il destinatario di quel tipo di posta diretta a Lundesso volesse evitare di far notare troppo il traffico che c'era verso di lui, e verso la fine non mancò quella che sembrò essere una lamentela. Non ci volle poco prima che le azioni del padre di Lucy insospettirono una persona di troppo, portando gli occhi delle forze dell'ordine su di lui. Così la famiglia ricevette una visita inaspettata nel cuore della notte.

Accadde nel mese di Yukeiri, uno o due giorni dopo la festa in onore della dea Keiri, quando un gruppo di militari in divisa si presentò alla porta. Sembrava avessero ricevuto una "soffiata" da qualcuno riguardo ad un traffico illegale di merci da una landa all'altra. Ben presto, quando il padre di Lucina comprese di essere stato messo con le spalle al muro e ebbe infine la conferma di esser stato fatto complice di una qualche losca attività ai danni del governo di Lundesso, prese moglie e figlia e le mandò nella sua camera, intimandogli la fuga dopo aver recuperato lo zaino che teneva nascosto. Le due fecero come gli venne detto: Lucy si precipitò a prendere lo zaino, ma ben presto i soldati si liberarono dell'uomo e cominciarono a cercare gli altri componenti della famiglia con intenti omicidi. La madre spinse la bambina ad uscire dalla finestra, ma non riuscì a seguirla e venne presa.

Adesso Lucina era da sola. Avrebbe voluto fermarsi, girarsi, tornare a casa, ma sapeva di non poterlo fare e continuò a correre nella bufera, senza riuscire a vedere dove stesse andando. Con l'adrenalina che ancora le scorreva nelle vene corse a lungo, e quando si stancò di correre camminò, finché, ormai persa, arrivò in una zona boschiva. Il freddo le penetrava le ossa; lo zainetto, sebbene leggero, pesava sulle sue spalle come un macigno; lo stomaco, provato dal viaggio, chiedeva cibo; la gola secca cercava acqua. Alla fine, colta dalla stanchezza, si appoggiò ad un albero e si lasciò cadere a terra, per poi addormentarsi in mezzo alla neve.

Normalmente una bambina che si addormenta sfinita in mezzo ad una tormenta è destinata a morire assiderata, ma per una serie di fortunate coincidenze Lucy sopravvisse. La sua presenza in primo luogo allertò la fauna locale, abituata ai climi rigidi della regione e attiva anche in quel periodo dell'anno: il suo corpo venne trovato da un paio di volpi delle nevi, piccoli animali dal pelo candido e dalle orecchie lunghe, intente a cercare una preda. Le volpi iniziarono a girarle intorno, incuriosite, e a sfregare il proprio pelo su di lei, riscaldandola per un po'.

Altro fattore determinante fu il luogo in cui si era fermata, un bosco in cui la natura incontaminata regnava padrona e immerso in un qualche tipo di magia che lo rendeva particolarmente attraente agli animali. Questa magia venne attratta dal corpo della ragazza, ancora giovane e predisposta ad apprendere arti magiche, conferendole potere e cambiandone l'aspetto, rendendola più simile alle volpi che curiosavano intorno a lei. Altro merito di questa atmosfera magica fu quello di radunare fauna e rendere la zona allettante per i cacciatori. Uno di loro, infatti, si era alzato di buon mattino e durante una battuta di caccia si imbatté nella giovane priva di sensi. In un primo momento si spaventò alla sua vista - chi sarebbe rimasto impassibile trovando una ragazza con orecchie da volpe distesa nella neve? - ma quando realizzò che doveva essere rimasta al freddo per molto tempo e che senza aiuto probabilmente non si sarebbe più svegliata, ripose il fucile e la prese con sé, diretto verso casa.

Il cacciatore viveva con sua moglie. Erano entrambi d'età piuttosto avanzata ed erano felici insieme, ma la sterilità di lei aveva inferto loro un grande dolore. Non era del tutto sicuro di voler portare quella ragazza a casa visto che sicuramente, data la sua natura, aveva a che fare con la magia e il suo utilizzo era stato severamente limitato a Lundesso, ma non poteva lasciarla lì a morire per questo: arrivato in casa la adagiò su un divano, la coprì con un paio di coperte e si mise a ripulire le prede che aveva catturato. Quando Lucy si svegliò era ancora stanca e affamata; i suoi ricordi del giorno prima erano ancora confusi e non aveva la più pallida idea di cosa gli fosse accaduto. A fine giornata, quando le venne chiesto se volesse partire o meno, raccontò loro quel poco che riuscì a ricordare della sera prima e espresso il desiderio di potersi fermare più a lungo.

Moglie e marito si fecero dunque un'idea di quel che era accaduto: la giovane doveva aver perso tutto e non aveva più un posto dove andare. Fecero dunque di più: offrirono a Lucina un tetto sulla testa fin quando non avesse capito cosa volesse fare. La ragazza accettò di buon grado e per qualche anno visse con loro. Ci volle del tempo prima che potesse definire quel posto casa, ma non mancò mai di essere riconoscente ai due. Nel corso degli anni riuscì anche a recuperare i ricordi di quella sera e ad intuire cosa avesse portato a quel giro di eventi: comprese le ragioni del padre e capì che quando accettò quell'incarico realizzò anche quali fossero i rischi, motivo per cui aveva nascosto quello zaino pieno di soldi e le aveva detto di scappare con quello sulle spalle. Per questo motivo non portò rancore a nessuno per quel che accadde.

Piuttosto decise di proseguire per la sua strada: nel mese di Kumuri del 3019 Lucina entrò nella frazione Ryukihei, sperando di riuscire a scoprire di più sul potere che aveva ricevuto, incuriosita dai racconti del cacciatore sulla zona e sul grimorio bianco.

Borsa

Soldi: 2.000¥
Oggetti: -Cravattina
Porta sempre una piccola cravattina nera con una decorazione azzurra legata attorno l'orecchio sinistro.

-Mantellina
Porta spesso una specie di mantellina, stretta davanti e dietro e larga ai lati, nera con piccole decorazioni azzurre, legata alla vita da una cintura di stoffa o da due cinte di cuoio che Lucina utilizza per portare armi e simili. Oltre ad essere un capo di abbigliamento particolare ha lo scopo di coprire l'attaccatura della coda.
Oggetti GDR: N/A

• Divisa frazione Ryukihei
- Immagine: Click!
- Descrizione: Divisa per gli adepti semplici.

Armi: 1
- Nome arma: Spada lunga (click!)
- Categoria: Spada
- Descrizione: Spada lunga a un filo di taglio, lunga un metro abbondante con un rapporto 1/5 tra impugnatura e lama. E' un'arma lunga e stretta: curva leggermente verso l'esterno alla base della lama prima di tornare a prendere il suo normale corso ed è color metallo lungo il filo, nera a decorazioni azzurre per il resto della lama. L'impugnatura è ad una mano, foderata in cuoio nero, e la guardia è particolarmente stretta, costituita da un blocco di metallo fissato al centro della spada che corre per una parte della spada e sporge leggermente alla base a protezione delle dita. Viene fornita con un fodero in cuoio rivestito di stoffa nera e blu che Lucina può agganciare ad una delle sue cinte.

Questo PV è un Personaggio Originale
di Nagishiro Mito [凪白みと]